Reperto
Lusso e cosmesi
Ad accentuare un già articolato insieme di monili di prestigio e ricchi repertori di oggetti di ornamento personale e di simboli di potere o di rango, i corredi includono presenze che si riconnettono al look e alla cosmesi di uomini e donne. Coltivare il proprio aspetto, aspirare alla bellezza e all’eleganza, condividere l’esigenza di un look elaborato poteva significare anche esprimere coerenza tra la propria apparenza e la propria interiorità. Tra i corredi dei defunti non mancano, infatti, interessanti elementi per la cura del corpo: una grossa valva di ostrica conteneva residue tracce di pigmento rosso, forse belletto; oggetti di probabile attribuzione femminile sono le piccole e deliziose pissidi con superfici estesamente decorate con motivi geometrici eseguiti a intaglio profondo o a incisione, probabilmente adibite a contenere sostanze preziose di cui non restano tracce, alcune munite di coperchi di ceramica o di materia deperibile fermati da una coppia di forellini lungo l’orlo. Presenti specifici oggetti da toeletta in bronzo, come i rasoi maschili e le pinzette depilatorie, queste ultime forse comuni ai due sessi. Si dispone di scarsi elementi riferibili all’abbigliamento, al cui riguardo ci si limita a segnalare nei corredi femminili di rango la presenza di fusaiole e rocchetti col gambo forato o intero (si ricorda ancora, tra le altre, la “Signora delle Ambre“; un esemplare dall’Ipogeo degli Avori mostra in aggiunta a quello del gambo, un piccolo foro lungo il margine per consentire di attorcigliare un capo della matassa di filo), a testimonianza dell’importanza sociale dell’arte di tessere e filare ed emblematico marchio del ceto femminile elevato.